Tematica Animali preistorici

Massospondylus carinatus Owen, 1854

Massospondylus carinatus Owen, 1854

foto 123
Ill.: Nobu Tamura.

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Cuvier, 1812

Classe: Dinosauria Owen, 1841

Ordine: Saurischia Seeley, 1887

Famiglia: Massospondylidae Huene, 1914

Genere: Massospondylus Owen, 1854

Descrizione

Il primo massospondilo, risalente al Triassico superiore, fu descritto in origine da Broom (1911) con il nome Aetonyx palustris. In seguito l'esemplare fu attribuito alla specie Massospondylus carinatus, già descritta da Owen (1854) su resti ritrovati in Sud Africa. La maggior parte dei resti di massospondilo proviene da terreni del Giurassico inferiore (Hettangiano e Sinemuriano). Il massospondilo è stato uno dei primi dinosauri ad essere descritti, ed è stato il primo rinvenuto nel continente africano. L'abbondanza degli scheletri attribuiti a questo animale, poi, lo ha reso un dinosauro particolarmente ben conosciuto. Il massospondilo è un tipico dinosauro prosauropode: corpo allungato e piuttosto pesante, collo lungo, testa piccola, zampe potenti e munite di artigli. L'andatura era per lo più quadrupede, ma non è impossibile che questo primitivo sauropodomorfo si spostasse anche a due zampe per brevi tratti, forse per sfuggire ai predatori. In realtà, il corpo particolarmente allungato deve avergli reso difficile questo tipo di locomozione. Tra i prosauropodi, il massospondilo era di dimensioni medie, dal momento che raggiungeva i cinque - sei metri di lunghezza. Era alto circa un metro e mezzo e aveva una coda lunga due metri e mezzo. Era probabilmente erbivoro, anche se si è speculato che alcuni prosauropodi potrebbero essere stati onnivori. La dentatura costituita da denti a forma di piolo confermerebbe una dieta erbivora. Negli anni '70 furono trovate sei uova di Massospondylus, vecchie di oltre 190 milioni di anni, nel Golden Gate Highlands National Park in Sud Africa. I sei embrioni sono, a tutt'oggi, i più antichi embrioni di dinosauri mai trovati. Questi ritrovamenti mostrano le teste grandi e le enormi orbite circolari tipiche degli animali giovani, ma mostrano anche una tendenza spiccatamente quadrupede e la totale assenza di denti. Quest'ultima caratteristica suggerisce che i giovani massospondili, anche dopo un certo periodo dal momento in cui erano usciti dal guscio, venissero nutriti dagli adulti. La postura, invece, dimostrerebbe che i sauropodi abbiano trattenuto la quadrupedalità come caratteristica giovanile: è un dato di fatto che i sauropodomorfi basali allo stadio adulto potessero percorrere almeno brevi tratti in postura bipede. Altri caratteri giovanili dei sauropodi si ritroverebbero nelle ossa del cranio. Il massospondilo è noto attraverso grandi quantità di materiale scheletrico proveniente dal Sud Africa, dal Lesotho e dallo Zimbabwe. Data l'abbondanza di resti, molti esemplari incompleti son stati descritti come specie (o più spesso generi) a parte: tra i più noti, un esemplare giovanile denominato Aristosaurus erectus e ossa sparse descritte come Hortalotarsus skirtopodus e Leptospondylus capensis. Oltre agli esemplari africani, sono stati più volte attribuiti a questo genere anche alcuni resti provenienti variamente dal Sud America e dagli Stati Uniti. In particolare, un teschio ben conservato proveniente dalla formazione Kayenta dell'Arizona (età Sinemuriano - Pliensbachiano) è stato descritto come appartenente a Massospondylus sp., ma recenti studi sul materiale africano hanno provato che il teschio non appartiene a un massospondilo ma a qualche prosauropode ancora sconosciuto. Allo stesso modo, materiale proveniente dalla Navajo Sandstone, precedetemente attribuito ad Ammosaurus (= Anchisaurus) e poi classificato come Massospondylus, potrebbe essere qualcos'altro. I teschi africani hanno infatti un carattere piuttosto distintivo: le orbite piuttosto grandi e un imporvviso restringersi e alzarsi del muso proprio di fronte alla regione degli occhi.

Diffusione

Dinosauro erbivoro vissuto nel Triassico superiore e nel Giurassico inferiore.

Sinonimi

= Aetonyx palustris (Broom, 1911).

Bibliografia

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–Gow, C. E. (1990). "Morphology and growth of the Massospondylus braincase (Dinosauria, Prosauropoda)". Palaeontologia Africana, 27, 590-75.
–Hinic, S. (2002). "The cranial anatomy of Massospondylus carinatus Owen, 1854 and its implications for prosauropod phylogeny". Journal of Vertebrate Paleontology. Abstracts of papers. Society of Vertebrate Paleontology, 22, Supplement to number 3, 65A.
–Martínez, R. (1999). "The first South American record of Massospondylus (Dinosauria: Sauropodomorpha)". Journal of Vertebrate Paleontology, Abstracts of papers. Society of Vertebrate Paleontology, 20-23 October, 19, Suppl. 3, 61A.
–Martínez, R.N. (1999). "Massospondylus (Dinosauria: Sauropodomorpha) in northwestern Argentina". Abstracts VII International Symposium on Mesozoic Terrestrial Ecosystems, Buenos Aires, 40.


00697 Data: 01/10/1993
Emissione: La vita preistorica in Canada
Stato: Canada
Nota: Emesso in un blocco di 4 v. diversi
02548 Data: 10/03/2014
Emissione: Dinosauri africani
Stato: Ivory Coast

02619 Data: 05/01/1970
Emissione: Orme di rettili preistorici
Stato: Lesotho
02621 Data: 09/06/1992
Emissione: Animali preistorici
Stato: Lesotho

02832 Data: 21/05/2002
Emissione: Animali preistorici
Stato: Maldives
Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. diversi
03653 Data: 05/11/2003
Emissione: Dinosauri
Stato: St. Vincent and the Grenadines

03868 Data: 22/05/2015
Emissione: Dinosauri
Stato: Sierra Leone
Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. diversi
05898
Emissione: Fossili
Stato: Zimbabwe
Nota: Emesso in una serie
di 4 v. diversi